Incredibile storia dalla Nuova Zelanda. Una madre di famiglia ha invitato un amichetto di suo figlio a casa con la scusa di farli giocare insieme. Una volta tra le quattro mura, la donna di 36 anni ha fatto bere all'undicenne della birra e poi l'ha costretto ad avere un rapporto sessuale con lei. Il fatto non è rimasto isolato ma si è ripetuto più volte per mesi. Alla fine la donna è rimasta incinta. E non può neppure essere incriminata: l'ordinamento neozelandese non prevede il reato di stupro per le donne.
La storia inizia nell'Agosto del 2012 quando il bimbo 11 enne viene portato a casa e li si consuma il rapporto sessuale. la vicenda si ripete più volte fino a quando la donna rimane incinta.
La vicenda, che sta scandalizzando l'intera città di Auckland, è stata resa pubblica dal preside della scuola, a cui il ragazzo ha raccontato l'accaduto. Nell'ordinamento vigente in Nuova Zelanda non è prevista alcuna legge in cui il violentatore sia di sesso femminile. La donna, codice alla mano, non sarebbe condannabile? Il ministro della giustizia neozelandese, Judith Collins, ha dato il compito di risolvere il rebus a un gruppo di esperti, valutando la possibilità di cambiare alla base la legge
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